Con riferimento all’attività di contact tracing, utile ed importante elemento di risposta all’epidemia, vanno rilevate due dimensioni. La prima è in relazione alla necessità di fermare la diffusione dei contagi
Sullo smart working , le opinioni sullo scenario che si verificherà una volta terminata l’emergenza sono diverse. Da un estremo c’è chi ritiene che verrà ripristinato lo status quo (in cui il lavoro smart coinvolgeva principalmente alcune grandi imprese), dall’altro chi propone di continuare tutti a lavorare da remoto.
Dall’osservatorio Microsoft si è assistito in tempi brevi ad un’accelerazione dei processi di digital transformation che in condizioni di normalità avrebbero richiesto tempi più lunghi.
Le Pubbliche Amministrazioni italiane, caratterizzandosi per un’elevata differenziazione, richiedono interventi basati sulle diverse realtà amministrative e volti ad accompagnare i singoli processi nel percorso di cambiamento.
Con l’arrivo della pandemia e il lockdown, all’interno della Regione Veneto ci si è dovuti attrezzare per trasferire rapidamente in smart working circa 2500 dipendenti, garantendone la continuità delle attività.
All’interno della Regione Liguria lo smart working è nato in un momento di emergenza. Infatti, l’implementazione del lavoro agile è partita con priorità per le aree urbane ed extra urbane maggiormente impattate dal crollo del Ponte Morandi per poi essere estesa come opportunità a tutti i lavoratori dell’Ente.
In Fisica per “resilienza” si intende la capacità di resistere ad un urto. Nella radice del termine rientra anche il verbo «resalio», ovvero risalire su una barca capovolta, una barca che si può pensare di raddrizzare per navigare nel «golfo dell’incertezza» che caratterizza il mercato ICT.
Le Pubbliche Amministrazioni italiane, caratterizzandosi per un’elevata differenziazione, richiedono interventi basati sulle diverse realtà amministrative e volti ad accompagnare i singoli processi nel percorso di cambiamento.